Leggere
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Fiabe della buona notte per piccoli camaleonti

Leggere ai bambini bilingui

La lettura: una cura essenziale

Nel 2014 l’American Academy of Pediatrics ha inserito la lettura tra le cure essenziali da fornire nell’infanzia.

Per i bambini bilingui è, se possibile ancora più importante: l’abitudine alla lettura attiva l’emisfero cerebrale sinistro, incaricato di integrare il suono e la corrispondente stimolazione visiva (per capire cosa succede nel cervello di un bambino quando gli viene letto un libro ho trovato un articolo interessante sul blog del New York Times, ma se non avete tempo di approfondire vi capirò).

Libri che crescono con i bambini

E’ importante trovare momenti della giornata da dedicare alla seconda lingua. I libri sono lo strumento più semplice, e il più efficace, per farlo. Con Giulio e ed Ettore ho cominciato con i libretti “tattili”, quelli che fanno odiosi rumorini di carta del presepe stropicciata. In questo caso è particolarmente semplice associare alle immagini le parole nella seconda lingua. Poi siamo passati ai libretti in cartoncino spesso, che sono dei pericolosi oggetti contundenti: quando non li rosicchiavano li usavano per darsi delle sonore librate in faccia, esprimendomi in questo modo il loro apprezzamento per l’oggetto in sé. Poi abbiamo introdotto i libri veri e propri, ma l’abitudine di rosicchiarli è passata solo recentemente!

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I libri: i migliori amici dei bambini bilingui

La scelta dei libri, la collocazione nella casa e il momento dedicato alla lettura, sono rituali importanti per crescere un bambino bilingue.

Come inserire i libri e la seconda lingua nella giornata di un bambino

Le nostre biblioteche
  • soggiorno: abbiamo svuotato due mensole basse della libreria, in modo che possano accedervi senza aiuto quando lo desiderano.
  • bagno: situata proprio davanti alla toilette. E’ utile ancora adesso, ma è stata preziosa attorno ai due anni quando gli angioletti hanno sviluppato una stitichezza persistente che ci ha fatto passare più di qualche notte insonne.
  • camera da letto: la biblioteca più fornita si trova nel luogo deputato alla storia della buona notte.
  • cucina: i libri qui sono stati particolarmente utili per superare i primi no alle verdure e a tutto quello che esiste di salutare e indispensabile alla sopravvivenza (i due, ancora oggi, sono più schizzinosi di Bastianich in una puntata di Master Chef). Sono i libretti che amiamo di più: vissuti come raramente accade ad un libro, alcune pagine hanno strane colorazioni e consistenze, a volte troviamo ancora residui di pappa a mo’ di segnalibro!
librerie bilingui
libreria in inglese

Il libro deve diventare un elemento comune nella vita del bambino, così come lo saranno i suoi giocattoli, i colori e i fogli per disegnare, o la musica da ascoltare. I libri (intendo ovviamente quelli del bambino, che tanto voi leggerete di nuovo un romanzo da adulti se vi va bene tra quindici anni), devono essere accessibili senza l’aiuto dell’adulto: è una sorta di “diktat” della filosofia montessoriana, e non riguarda solo i libri, ma tutti gli oggetti che possono essere di interesse per il bambino.

I libri e i giochi hanno la stessa importanza

E’ una cosa che viene abbastanza spontanea quando si tratta di giochi, ma spesso non ci si pensa quando si tratta di libri. Si tratta di un piccolo sforzo da parte dei genitori: preferite l’acquisto di libri al posto dei giochi che diventano presto privi di interesse. Ci sono addirittura studi pedagogici che collegano la quantità di libri presenti in una casa, con il futuro rendimento scolastico dei bambini: che la cosa funzioni o meno per vostro figlio vale la pena comunque provare.

La creazione del rituale

I libri possono entrare in ambiti ai quali non avevate mai pensato, particolarmente per i bambini sotto i due anni: pappa, cacca, ristorante, sala d’attesa del dottore, ristorante. Portatene sempre uno o più di uno con voi anche quando siete fuori casa: possono diventare un utile diversivo, e sono sicuramente più indicati di uno smartphone per distrarre un bambino. Oltre quell’età è utile creare un rituale della lettura che diventa solitamente la favola della buona notte. E’ possibile cominciare anche prima: alcuni bambini attorno all’anno sviluppano una sorta di avversione verso il momento dell’addormentamento. Paura dell’abbandono? Voglia di portare all’esasperazione mamma e papà? Vedete un po’ voi, ma in questi casi un rituale di lettura ben costruito collega il sonno ad un momento piacevole e rilassante, e può essere anche un chiaro messaggio: finita la storia, anche la mia pazienza sarà esaurita, quindi quando il libro si chiude tu ti spegni assieme alla luce della cameretta!

Un rapporto affettivo con i libri

I libri sono diventati dei veri e propri amici per i miei bambini: a volte si fanno dei sonori pianti sulle storie più commoventi, ci fanno dei disegni, a volte non riescono a separarsene e li portano con loro a scuola. Abbiamo sviluppato un rapporto che non è esagerato definire “affettivo” con i libri ai quali ci siamo appassionati. Spero che i vostri bambini ameranno i libri tanto quanto li amano e li hanno amati i gemelli pestiferi. Per permettere ai bambini di emozionarsi, e vivere al meglio l’esperienza della lettura, se non avete grandi doti oratorie già di vostro, vi consiglio la lettura di questo vademecum, semplice ed utile di UPPA – Un pediatra per amico su come leggere ai bambini piccoli.

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