Che cos’è la potatura sinaptica
È sicuramente una delle meraviglie del cervello umano! Ho letto per la prima volta della potatura sinaptica ne L’intelligenza emotiva di Daniel Goleman, libro che consiglio a tutti, soprattutto a chi ha figli da crescere. Cercherò di spiegarvelo, così come l’ho capito io, nel modo più semplice possibile, e di farvi capire perché è così importante tenerne conto nell’educazione bilingue.
Quando il cervello deve fare pulizia per crescere
Dal momento in cui un bambino nasce, i neuroni cominciano a creare innumerevoli collegamenti, le sinapsi, appunto. Nei primi due anni di vita le sinapsi si formano ad una velocità incredibile: si calcola che al termine di questo periodo nel cervello di un bambino questi contatti siano più numerosi delle stelle che compongono la Via Lattea. È proprio in questo momento che avviene la prima potatura. Per diventare più efficiente, il cervello si disfa delle sinapsi poco utilizzate per potenziare quelle che gli sono più necessarie. Nei due anni successivi le ramificazioni vengono “potate” di circa il 50%.
I “terribili 2”!
Avete mai sentito parlare dei terrible two? Chiamano così quel periodo attorno ai due anni quando i bambini sembrano improvvisamente diventare ingovernabili. Ora sapete perché accade, non che il saperlo vi renda più facile il gestire il periodo nel concreto. Due gemelli in quella fase sono una bella sfida. A volte ho l’impressione che in quel periodo qualcosa non abbia funzionato a dovere. Ettore e Giulio sembrano aver dimenticato di potare alcune sinapsi tipo: fare una faccia schifata ogni volta che metto verdura nel piatto, o far finta di essere sordo quando non voglio fare quello che mi viene chiesto! Pensavo fossero sinapsi inutili, e invece …
Ma non solo
Quella dei 2 anni è solo la prima potatura sinaptica. La seconda avviene tra i 6 e i 7 anni, e l’ultima comincerà verso i 12-14 anni, e corrisponderà con l’adolescenza. Insomma, avrete capito che la potatura sinaptica porta con sé degli sconvolgimenti non trascurabili. Si tratta di fasi critiche che portano con sé enormi potenzialità e sfide.
Cosa c’entra la potatura sinaptica con il bilinguismo

Tra tutte le incredibili sinapsi che si creano nei primi anni di vita ce ne sono innumerevoli che riguardano il linguaggio e la capacità che il cervello ha di apprendere e parlare più di una lingua. Se nel periodo precedente alla potatura sinaptica il bambino viene sottoposto ad una sola lingua, le connessioni relative all’abilità di parlare più lingue verranno potate: verranno potenziati i circuiti neurali che il bambino ha utilizzato di più, ed eliminati quelli che il cervello reputa inutili. La potatura sinaptica è un processo che si potrebbe definire come “usali o perdili“: o i collegamenti tra i neuroni relativi a linguaggi multipli vengono utilizzati e potenziati, o il cervello li considererà inutili e li poterà.
La plasticità del cervello
Se fino a poco tempo fa si pensava che, terminata la fase dello sviluppo, il cervello fosse un organo “rigido”, le neuro scienze hanno oramai confermato in modo inequivocabile che il cervello rimane plastico, e quindi modificabile, per tutta la vita.
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L’importanza di non perdere l’occasione del bilinguismo
Saremo in grado di apprendere una lingua straniera in qualsiasi momento della vita. Ma quando parliamo di bilinguismo non intendiamo questo. Solo se l’apprendimento di una lingua avviene prima della pubertà si ha la possibilità di parlare in modo fluente e senza la marcata pronuncia della lingua prevalente. Per capire meglio: solo per i bilingui si parla di lingua prevalente e minoritaria. Per tutti gli altri si parla di lingua madre e lingua straniera. I periodi prima della potatura sinaptica sono delle finestre di opportunità per imparare qualsiasi cosa: quando un bambino viene esposto a lingue multiple nel periodo sensibile per l’apprendimento del linguaggio, il bilinguismo avviene senza sforzo, in modo naturale. Non è che in seguito non sia possibile imparare le lingue, è solo che diventa molto più difficile.
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Non è troppo tardi per iniziare
Le finestre a disposizione sono tre, quindi se avete perso la prima, sfruttate la seconda. Se i vostri bambini sono già in età scolare, approfittate al massimo del periodo delle scuole elementari: i risultati saranno comunque molto buoni! Certo, non ascoltate chi vi dice che prima devono imparare l’italiano: il risultato ottimale si ottiene se la lingua 2 viene appresa contemporaneamente alla lingua 1.
Oggi molti dei pregiudizi sul bilinguismo sono stati demoliti dalla scienza: dalla linguistica e dalle neuroscience. Le nuove tecnologie, se da un lato rischiano di diventare una dipendenza, dall’altro ci mettono a disposizione una quantità enorme di materiale didattico e di strumenti incredibili per imparare. Mi fa sorridere il ricordo del mio enorme dizionario Russo-Italiano: l’enorme scrigno dei significati, che solo io riuscivo a leggere. Oggi, se lo desidero posso tradurre una parola dall’Italiano al Suomi con un’app sul mio cellulare! Una vocina un po’ metallica mi dirà anche come si pronuncia. Quindi il mio messaggio è questo: non fatevi scappare l’occasione, che sia da subito, o che usiate la finestra delle scuole elementari. Date la possibilità alla incredibile saggezza del cervello dei vostri bambini di esprimersi. Non permettete che l’abilità del bilinguismo venga potata.
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