Regali, quando il troppo stroppia
L’anno scorso è stato il primo vero Natale “cosciente” dei gemelli. Hanno deciso di fare un meraviglioso regalo a noi genitori: per la prima volta nella loro breve ma intensa vita hanno deciso di dormire fino alle 9.00 del mattino! Ci siamo svegliati riprendendo lentamente coscienza, con la sensazione che ci fosse qualcosa di insolito: ed era vero, avevamo finalmente riposato! I due monelli, dopo giorni passati a parlare di Santa Claus, Rudolf la renna, elfi e compagnia, si erano dimenticati che, in teoria era arrivato Babbo Natale. Quando se ne sono resi conto è scoppiato l’entusiasmo, ma qualcosa è andato storto.
Se Natale si spegne!
Sotto l’albero hanno trovato una quantità sorprendente di regali, nonni, zii, amici di famiglia, regali piccoli e grandi, cose che non avevano nemmeno avuto il tempo di desiderare. Il tutto, ovviamente, doppio! Hanno passato un sacco di tempo a scartare, aprire, guardare. “Bello!”, il tempo di dirlo per poi passare al prossimo pacchetto. L’entusiasmo si è spento, soffocato da un eccesso di stimoli impossibili da gestire.
La regola dei 4 regali
Quest’anno abbiamo deciso di cambiare, evitare di farci gestire dalla frenesia del Natale e cominciare a gestirlo noi, con un’attenzione particolare all’idea di un Natale bilingue. Qualche tempo fa ho scovato un articolo sulla regola dei 4 regali, che serve appunto ad evitare che la mattina di Natale si trasformi in uno spento rituale consumistico, per ridare un po’ più di senso a questa festa tanto amata quanto, purtroppo, abusata. Secondo la regola bisogna cercare di limitare i regali a 4 con queste caratteristiche:
- un regalo che il bambino desidera
- un regalo di cui ha bisogno
- qualcosa da indossare
- qualcosa da leggere
Abbiamo reinterpretato la regola adattandola alle esigenze della nostra famiglia, ovvero alla gemellitudine, e con un’attenzione particolare a regalare cose che siano in grado di stimolare il bilinguismo, ovvero regali che ci permettano di parlare insieme.
Regali che stimolano il bilinguismo
Ecco quindi i miei consigli per regalare qualcosa che vi dia l’occasione di impiegare la seconda lingua in famiglia e per trascorrere un bel Natale bilingue. Questi non sono i regali che riceveranno i gemelli monelli, ma quelli che, in questi anni, ci hanno aiutato a stimolare e consolidare l’uso dell’inglese.
La cucina
Santa Claus ce l’ha portata per il Natale dei due anni. Ci siamo raccomandati che fosse quella dell’IKEA, perché ci hanno assicurato che sarebbe stata quella più solida e duratura. Vi assicuriamo che è così: i gemelli la usano oramai da tre anni ed è uno dei pochi giochi passato indenne alla loro furia devastatrice. Abbiamo superato anche lo sguardo truce del nonno, che non ha per nulla approvato che si regalasse una cucina a dei maschi (ma vista l’età glielo perdoniamo). Ne è valsa la pena: grazie alla cucina abbiamo imparato moltissimo lessico sul cibo, anche su quello che non ci sogneremmo di mangiare neanche sotto tortura (finocchi, cipolle, melanzane, broccoli, ecc.). Abbiamo anche imparato il nome di un sacco di utensili e creato un intero ristorante con tanto di chef stellato isterico alla Gordon Ramsey! Per quanto riguarda il cibo da abbinare vi consiglio le meravigliose verdure che si tagliano e riassemblano (ne abbiamo fette sparse per mezza casa, ma le verdure, quelle finte, ci piacciono moltissimo!).
Rapido meteo

Questo gioco semplice ma divertente aiuta i bambini a parlare nella seconda lingua, cosa non facilissima. Un giocatore deve descrivere come è vestito l’orsetto che vede nella carta, gli altri giocatori devono essere i più veloci a trovare i vestiti giusti per coprire il proprio orso dal freddo o attrezzarlo per una bella giornata di sole. Un bel modo di stimolare i bambini a trovare le parole per descrivere quello che vedono, seguire le istruzioni e abbinare parola, immagine e gesto. A noi hanno regalato questo e ci è piaciuto molto.
Tombola figurata
Ho avuto l’idea di questa tombola dopo una simpatica festa di Natale in ludoteca. Per i più piccoli che non sanno leggere i numeri è l’ideale, ma è anche un ottimo mezzo per imparare svariate parole. Sul momento avevo idea di farla in casa, poi la pigrizia ha avuto il sopravvento e ne ho trovata una da viaggio da Tiger a tema natalizio, con elfi, angeli e biscotti di zenzero. Ma se fate una ricerca in internet ne troverete per tutti i gusti e con svariati temi. Per quanto ci riguarda dobbiamo lavorare un bel po’ sulla capacità di perdere, ma ci arriveremo.
Costruzioni: Lego e affini
Maria Montessori diceva che la mano è lo strumento dell’intelligenza. Tutto quello che i bambini possono fare con giochi di manipolazione stimola l’apprendimento, anche e soprattutto per quanto riguarda il linguaggio. Si può cominciare prima con i meravigliosi blocchi di legno colorati, noi abbiamo scelto questi dell’Hape, una ditta che fa prodotti con materiali ecosostenibili e secondo i più alti standard di sicurezza. Sono super resistenti e possono essere anche rosicchiati senza problemi. Siamo passati presto ai Lego Duplo: qui ovviamente avete l’imbarazzo della scelta, ma vi consiglio di non mettere troppi freni alla fantasia. Sono meno facili da trovare, ma cercate le scatole con pezzi sciolti con cui i bambini possono costruire quello che vogliono. Giocare con le costruzioni insieme ai bambini da l’occasione di usare parole legate alle cose che si costruiscono, ai colori dei blocchi, oltre ad un lessico descrittivo e quantitativo. Insomma il pacchetto completo e molto divertimento.
Puzzle
Questo gioco semplice e senza tempo non smette di rivelarsi divertente ma soprattutto utile. Come per i giochi di costruzione, anche i puzzle danno un sacco di occasioni di parlare insieme, stimolano l’associazione parola-immagine se possibile in modo ancor più incisivo nello sforzo di composizione della figura rappresentata. Va bene qualsiasi puzzle, a noi piacciono molto quelli della Londji, un’azienda spagnola che produce giocattoli con particolare attenzione all’estetica e all’ecologia, e anche alla robustezza, che per un puzzle é un requisito fondamentale. Vi consiglio i puzzle double face: hanno un fronte e un retro, quindi doppio divertimento!
Libri e ancora libri
Se siete nuovi in questo blog e ancora non sapete quanto la lettura sia indispensabile nel crescere bambini bilingui, potete dare un occhio ad altri articoli su questo tema. Altrimenti, trovate alcuni consigli per bambini a partire da pochi mesi e altri su libri adatti anche a bambini un po’ più grandi. Quando regalate un libro tenete conto che state facendo un po’ un regalo anche a voi che leggerete al bambino nella seconda lingua: se il libro piace anche a voi, per grafica e per contenuto, lo leggerete più volentieri. Considerate che probabilmente finirete per leggerlo svariate centinaia di volte, quindi scegliete con attenzione!
“Forse il Natale non arriva dai negozi, c’é qualcosa di più”
Mi sono permessa una citazione dal libro del Grinch, che molti di voi avranno l’occasione di vedere al cinema in questi giorni e spero anche di leggere. Il Grinch pensava di poter rubare il Natale portando via doni, alberi e decorazioni. Ma proprio quando si rende conto che c’è dell’altro il cuore gli cresce di due taglie. Ecco qui, non è necessario rubare il Natale, ma forse per riuscire a viverlo al meglio è meglio puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità. Ecco quindi come abbiamo interpretato noi la regola dei quattro regali:
- un regalo che desiderano: un set lego a testa scelto tra quelli chiesti nella letterina a Santa Claus
- un regalo di cui hanno bisogno: set di pennarelli e tempere perché l’arte e la creatività sono ottime attività da fare in inglese
- qualcosa da indossare: stivali di gomma per pioggia e fango
- qualcosa da leggere: un libro a testa di Oliver Jeffers che piace tanto alla mamma!