Affezionarsi ad un autore per inserire la seconda lingua in famiglia
La passione per questo o quell’autore è solitamente una categoria che applichiamo alla letteratura per adulti. Ma da quando siamo diventati genitori, io e mio marito abbiamo capito che il fatto di considerare i bambini implicitamente diversi o incapaci di manifestare le stesse propensioni o attitudini degli adulti, è un inutile pregiudizio.
Immaginazione per tutte le età
Possiamo dirlo senza pericolo di essere parziali: Oliver Jeffers è il nostro autore preferito. Dei suoi libri ci siamo innamorati fin da piccolissimi, e ancora oggi, che i gemelli hanno 5 anni, continuiamo a leggerli instancabilmente, e ne compriamo continuamente di nuovi senza mai averne abbastanza. L’avevo già inserito negli autori immancabili, ma nel frattempo abbiamo letto molti altri libri dei quali mi piacerebbe parlarvi, quindi ho pensato che servisse una serie di articoli dedicati. Questa è una selezione di libri che, accanto ai primi libri tattili, sono utili per cominciare con una bella storia nella seconda lingua: in questo caso Oliver Jeffers è una garanzia!
Oliver Jeffers: libri per bambini da 0 a 3 anni
Il bello è che molti suoi libri sono adatti a differenti età. Il linguaggio è semplice e comune, non scrive generalmente in rima, e ogni libro nasconde un messaggio profondo che lo rende fruibile su più livelli a seconda dell’età. Le illustrazioni sono delicate e coinvolgenti, ed hanno uno stile inconfondibile.
Insomma, questi sono i titoli che secondo me possono essere affrontati fin da subito: se pensate che un bambino di pochi mesi non possa apprezzare una storia vera e propria vi sbagliate. Da genitore che cerca di inserire una seconda lingua in famiglia vi consiglio di cambiare idea. Per voi è doppiamente importante, fin da subito, esporre il bambino a frasi complete, anche complesse, che vadano oltre a “Dov’è il ranocchio – Il ranocchio è nello stagno”. L’esposizione alla seconda lingua è spesso ridotta.
Una storia vera funzionerà da potenziatore dell’esposizione
Vedrete che i bambini, anche molto piccoli, saranno interessatissimi. In più sarà bellissimo vedere come, con il tempo, la loro comprensione del testo si approfondisce fino ad arrivare ai significati più complessi.
Come catturare una stella
Questa è la prima storia che abbiamo letto con “il bambino” come protagonista. Viene chiamato semplicemente “the boy”, è raffigurato in modo minimale, e lo ritroverete impegnato in varie avventure. Questa volta è alle prese con un’impresa che, all’apparenza facile, nasconde invece più di un’insidia: catturare una stella. Reale ed immaginario si fondono, il possibile e l’impossibile sono indistinguibili, proprio come succede nella mente dei bambini. Il bambino si rende presto conto che le stelle si trovano decisamente troppo in alto per poterle raggiungere. E nessuno sembra essere interessato ad aiutarlo nell’impresa. Il finale è decisamente poetico: un riflesso sulle onde del mare prende forma, e il bambino non deve fare altro che aspettare che la stella venga depositata dalle onde sul bagnasciuga. Trovate How to Catch a Star in inglese, Comment attraper une étoile in francese, Como atrapar una estrella in spagnolo, Kleiner Sternenfänger in tedesco.
Il pinguino perso e ritrovato
E’ la storia dolcissima dell’amicizia tra un pinguino e il bambino. All’inizio il bambino crederà che il pinguino triste si sia perso. Dopo essersi ben documentato e attrezzato, inizieranno insieme un lungo viaggio fino al Polo Sud. Ma una volta nel suo ambiente, il pinguino sembra più triste che mai! Forse non si era perso, forse era semplicemente solo, e cercava un amico! Dal libro è stato tratto anche un film che dura circa mezz’ora, potete vedere il trailer qui sotto. Ve lo consiglio vivamente, i gemelli l’hanno adorato e lo leggiamo con piacere ancora oggi. Trovate questo libro con i seguenti titoli: Lost and Found in inglese, Perdu? Retrouvé! in francese, Perdido y encontrado in spagnolo, Pinguin gefunden in tedesco.
Trovare la via di casa a volte è complicato, ma è più facile se si è in compagnia
Questa volta è “il bambino” a perdersi. L’avventura a bordo di un aeroplano giocattolo trovato nello sgabuzzino si complica: rimasto a corto di carburante il bambino è bloccato su un lato della luna. La situazione si fa critica e il bambino rimane al buio. Finché non si accorge di non essere solo: un piccolo marziano, alle prese con un guasto alla sua navicella è bloccato, impaurito e sconfortato tanto quanto lui. Il bambino troverà una soluzione tipicamente “bambinesca” per risolvere la situazione, secondo una logica e una coerenza che solo un bambino può considerare scontate! Il libro è stato tradotto in tutte le lingue principali come The Way Back Home in inglese, On rentre à la maison in francese, De vuelta a casa in spagnolo, Der Weg nach Hause: Vierfarbiges Bilderbuch in tedesco.
La saga degli Hueys: l’elogio alla diversità

Quella degli Hueys è una vera e propria saga. I miei figli ne vanno matti: i disegni sono semplicissimi, i testi sono telegrafici e per nulla elaborati, eppure i due monelli si piegano dalle risate con questo libro sugli Hueys e il maglione nuovo. Il bello degli Hueys è che sono tutti uguali, fanno le stesse cose, nello stesso identico modo. Gli Hueys vanno decisamente fieri della loro tranquilla e gratificante uniformità: tutto sommato fa comodo sapere sempre esattamente cosa essere e cosa fare. Tutto funziona a dovere, fino a quando Rupert non decide di farsi un maglione, che lo rende diverso da tutti gli altri. Qui potete trovare un video dove il libro viene letto in inglese. Il titolo originale è The Hueys in the New Jumper in inglese, tradotto come La famille Ohé: Le nouveau pull-over in francese, Los Huguis En El Jersey Nuevo in spagnolo. Purtroppo non ho trovato nessun libro sugli Hueys in tedesco, ma se qualcuno ci riesce me lo segnali che integro.
La saga degli Hueys non finisce con il maglione: se i vostri bambini si dovessero affezionare a questi simpatici nanerottoli trovate anche:
It Wasn’t Me in inglese, La famille Ohé : C’est lui! in francese, Los Huguis en yo no he sido in spagnolo.
None the Number in inglese, La famille Ohé : Zéro ou rien in francese.
What’s the Opposite? che però ho trovato solo in inglese.
Puntare su uniformità e ripetizione
Se la lettura ad alta voce è fondamentale per esporre un bambino o una bambina ad una seconda lingua in famiglia, scoprire uno o più autori a cui possiamo affezionarci è un asso nella manica. Ai bambini piace la ripetizione, e ne hanno bisogno.
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Più libri dello stesso autore (meglio se illustrati dallo stesso disegnatore o dall’autore stesso) assicura continuità sia dal punto di vista dell’immagine che dei contenuti, spesso anche degli stessi personaggi. Non solo, aiuta ad appassionarsi alla lettura, cosa fondamentale per lo sviluppo del linguaggio e per molte attività cognitive. Tutto questo sarà utilissimo non solo per l’apprendimento della seconda lingua, ma anche per il futuro percorso scolastico.
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