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Insegnare una seconda lingua con gli origami

origami

Cosa c’entra l’origami con l’apprendimento di una seconda lingua? Nell’educazione bilingue il tempo è un fattore fondamentale: non è mai abbastanza. E’ necessario riuscire ad organizzare attività di qualità con i bambini che permettano di ottimizzare al massimo l’esposizione alla lingua. Ma l’origami non è solo un bel passatempo per conversare nella lingua minoritaria. L’essenza stessa di questa attività, la concentrazione che richiede, le varie aree del cervello che coinvolge, fa in modo che si inneschi una sorta di “comunicazione potenziata“. Ecco come e perché.

Cosa sono e da dove vengono gli origami

La parola origami viene dal giapponese oru – piegare, e kami – carta. Le origini di questa antica arte si perdono nella notte dei tempi. Viene tramandata oralmente per secoli, e se ne trovano tracce scritte solo a partire dalla fine del ‘700. Nel ‘900 l’arte dell’origami ha cominciato ad essere conosciuta in tutto il mondo occidentale grazie all’opera del maestro Akira Yoshizawa. E’ lui che che ha inventato i diagrammi illustrati attraverso i quali è possibile insegnare a realizzare i più comuni modelli di origami.

Far lavorare mani, linguaggio e memoria contemporaneamente

In Giappone l’insegnamento degli origami fa parte del programma delle scuole. Ma anche in Occidente si fa strada la consapevolezza di come sia un ottimo mezzo per insegnare ai bambini a sviluppare la coordinazione occhio-mano, la motilità fine (ovvero la capacità di usare le dita con precisione), nonché per aumentare la concentrazione ed allenare la memoria.

Ho cominciato a proporre gli origami ai miei figli dall’età di 3 anni, dopo aver letto l’articolo di un’amica americana che tiene un blog di attività artistiche per bambini. E’ così che mi sono resa conto che si trattava di un’attività un po’ speciale. La loro concentrazione era tale che, proprio dedicandoci ai nostri pinguini e orsi polari, mi hanno regalato le loro prime frasi compiute in inglese. A quel punto ho pensato che valesse la pena approfondire.

A quell’età i miei marmocchi non erano ancora in grado di piegare la carta con precisione. Li aiutavo io piegando con loro o correggendo le loro pieghe, ma la loro meraviglia per il risultato finale era incredibile.

I bambini sono incredibilmente affascinati dagli origami, trasformare un oggetto piatto in un elemento tridimensionale ha un non so che di magico!

I benefici degli origami, per imparare le lingue e non solo

Sviluppare la creatività è sempre positivo, a tutte le età, ma impegnare un bambino a creare gli origami non è solo divertente, ma ha dei benefici particolari.

Sviluppa “l’abilità di imparare”

Gli origami sono un’attività in cui si impara un procedimento attraverso una serie di azioni ripetitive. Sono poche le attività che “insegnano ad imparare”, ma questa è una di quelle. Se si vuole ottenere un qualsiasi risultato, ovvero creare l’oggetto, il bambino deve guardare, ascoltare attentamente le istruzioni ed eseguire con pazienza e accuratezza. Dato che l’adulto collabora fattivamente nella realizzazione dell’oggetto tramite istruzioni e consigli, si instaura una specie di partnership dell’apprendimento. E questo è un ottimo metodo per imparare qualsiasi cosa!

Sviluppa le doti matematiche

Il successo nella realizzazione di un origami dipende dallo svolgimento di una determinata sequenza di movimenti che deve avvenire secondo un ordine preciso. Le sequenze diventano intuitive e facili da ricordare solo nel momento in cui si cominciano ad afferrare i concetti di simmetria, proporzione, nonché delle principali figure geometriche. Questa attività vi permetterà di inserire una serie di vocaboli relativi alla geometria, con il vantaggio di far lavorare le mani del bambino, cosa che aiuterà a memorizzare i termini e ad acquisire una nuova “consapevolezza spaziale“.

Origami e mindfulness

La Mindfulness è quel termine coniato per indicare una tecnica di meditazione che si ispira al buddhismo, ma senza la componente religiosa. E’ una pratica di consapevolezza, rilassamento mentale e stabilizzazione della mente che ha dei benefici enormi, per gli adulti, ma, come molti studi hanno dimostrato, anche per i bambini. La mindfulness si può praticare attraverso diverse pratiche, e gli origami sono considerati una pratica ideale per ottenere molti di questi benefici. La focalizzazione dell’attenzione su un oggetto, in questo caso il modello di origami che si sta seguendo, è un ottimo modo per allenare la concentrazione, calmare la mente, immergersi nel momento presente, senza pensare a quel che è stato prima e a quello che verrà dopo. I bambini sono particolarmente bravi, soprattutto se guidati, ad entrare in questo stato meditativo. In questo caso non vi serve essere degli esperti: è sufficiente che il bambino impari a memoria la sequenza di piegatura per regalargli un momento di pace e di calma dalla frenesia dell’interazione con il mondo.

Come introdurre i bambini agli origami fin da piccoli

Vi domanderete, dopo tutto questo, come ho fatto a diventare esperta di origami. In realtà introdurre i bambini a questo tipo di attività è molto semplice. Nelle librerie, oppure online, potete trovare carte colorate complete di istruzioni con modelli semplicissimi adatti anche ai bambini più piccini. Noi abbiamo usato questi perché ci piacevano di più, ma avrete l’imbarazzo della scelta. Buon divertimento!

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