Imparare la seconda lingua con il metodo montessoriano
La lezione in tre tempi è uno dei caposaldi dell’educazione montessoriana. Viene applicata ad una vasta serie di attività dedicate ai bambini a partire dai 9 mesi, soprattutto con l’intento di stimolare il linguaggio e introdurre nuovi vocaboli. Per tutti i genitori che intendano esporre precocemente i propri bambini ad una seconda lingua, questo tipo di approccio è incredibilmente efficace per coltivare il cervello bilingue.
Se ancora non la conoscete, ecco che cos’è la montessoriana lezione in tre tempi, perché è utilissima nell’educazione bilingue, e come applicarla ad una serie di attività e giochi da fare con i bambini da 0 a 3 anni.
Come funziona la lezione in tre tempi
Secondo Maria Montessori la mano è l’organo dell’intelligenza. Usare le mani non solo da modo all’intelligenza di svilupparsi e manifestarsi, ma ci permette di venire in contatto creativo con l’ambiente che ci circonda, e di interpretarlo. Se questo è vero per l’essere umano in generale, per il bambino da 0 a 3 anni è di importanza fondamentale. Ecco perché nella lezione in tre tempi si cerca un approccio multisensoriale, che non coinvolge solamente occhio e udito, ma che interessa anche il tatto e la manipolazione. Nei primi anni di vita, ma anche in seguito, memoria motoria e memoria linguistica sono strettamente connesse. A quest’età i bambini imparano prevalentemente in modo implicito, e non sono capaci di ragionamento astratto. Per questo motivo, l’apprendimento è strettamente legato all’esperienza. Ecco come la lezione in tre tempi usa l’esperienza per stimolare il linguaggio.
1 Primo tempo: oggetto, suono e manipolazione
In questa prima fase il genitore mostra l’oggetto al bambino, pronuncia chiaramente il suo nome, permettendogli di vedere anche il movimento delle labbra. Dopo averlo nominato il bambino va lasciato libero di toccare e studiare l’oggetto, se necessario anche di assaggiarlo!
2 Secondo tempo: riconoscimento dell’oggetto
A questo punto il genitore chiede al bambino di riconoscere l’oggetto (es. dov’è il tricheco?). Se il riconoscimento è corretto vuol dire che l’associazione è andata a buon fine. In caso contrario si pronuncia il nome dell’oggetto indicato e si ripete la richiesta (es. balena, ma dov’è il tricheco?). Un insegnante montessoriano vi direbbe di evitare in modo assoluto di dire no, da genitore vi dico che vi scapperà più di una volta prima di riuscirci.
3 Terzo tempo: consolidare l’associazione
Man mano che la bambina o il bambino comincerà a parlare, potrete chiede di pronunciare il nome dell’oggetto nella seconda lingua. A questo punto l’associazione oggetto e relativo suono è completa.
Ecco una serie di giochi ai quali è possibile applicare la lezione in tre tempi: semplici ma incredibilmente efficaci per l’esposizione alla seconda lingua.
Il gioco di accoppiare gli oggetti
Di questo gioco troverete un numero infinito di opzioni a cui ispirarvi online: digitate “montessori object to object matching” su google e vi si aprirà un mondo di immagini. Dotatevi di un repertorio di piccoli oggetti suddivisi per tematica: animaletti di plastica, verdure della cucina, insetti, dinosauri, forme geometriche. Potete dotarvi di oggetti doppi o di carte che raffigurino gli oggetti, in modo da collegare l’oggetto fisico con la carta corrispondente. Poi applicate la lezione in tre passi: disponete una prima serie di oggetti in fila, nel secondo tempo chiedete al bambino di accoppiare la carta o l’oggetto, nel terzo chiedete di pronunciare il nome dell’oggetto.
Il gioco di accoppiare i colori

Ecco un modo ideale per far imparare i nomi dei colori. Il meccanismo è lo stesso dell’accoppiamento degli oggetti. Anche qui, se vi pare che sia la fantasia a mancarvi digitate “montessori color matching” e non avrete che l’imbarazzo della scelta. Per ulteriori dettagli su questo gioco vi rimando ad un blog post dove ne parlo in modo più diffuso, usate il link sotto.
Attività per bambini da 0 a 3 anni nella seconda lingua
Il gioco di accoppiare suoni e lettere

Questa attività è adatta a bambini già a partire dai 2 anni, non appena c’è il primo interesse per le lettere. E’ propedeutica alla letto scrittura e può continuare con diversi gradi di difficoltà fino ai 5 anni e oltre. Dotatevi di un set di lettere tattili montessoriane, ne troverete una grandissima scelta nelle librerie per bambini, oppure createle da voi. Il procedimento è sempre lo stesso, ma in questo caso si associa il suono della lettera alla sua forma fisica. Man mano che il bambino cresce si può passare dalle singole lettere a carte con parole complete da associare agli oggetti. Questo esercizio è particolarmente utile per lingue come l’inglese che spesso trovano scarsa corrispondenza tra pronuncia e forma scritta delle parole. Lo consiglio anche a genitori che espongono il bambino a lingue con un alfabeto diverso, come il Russo: questo permetterà al bambino di familiarizzare contemporaneamente con due tipi di alfabeto.
Il gioco di accoppiare cibo, sapori e consistenze

Questa è un’evoluzione che abbiamo inventato in famiglia per cercare di vincere la naturale diffidenza dei bambini per i cibi: vi avverto che su questo fronte non ha funzionato. La faccia di mio figlio che addenta un pomodorino e con faccia schifata mi dice “tomato – sour” (pomodoro – aspro) è una delle nostre prime soddisfazioni da famiglia bilingue. Per il resto, ha sei anni, e non mangia un pomodoro neanche sotto tortura!
A ciascun cibo corrisponde un gusto, all’assaggiare lo spicchio di limone corrisponde la parola acido, alla pera la parola dolce, e così via. Ma ci siamo allargati anche alle consistenze: duro, morbido, ruvido, liquido, facendo toccare oggetti diversi.
Come comportarsi durante la lezione in tre tempi
Primo, non farsi prendere la mano! Tenete sempre conto che non avete di fronte dei dottorandi, ma dei bambini piccolissimi. La loro capacità di concentrazione è ridotta, quindi evitate di strafare. Non fate pressioni, non aspettatevi mirabolanti successi ai primi tentativi. La lezione in tre tempi deve essere quindi:
- coincisa: non dilungatevi in spiegazioni, concentratevi sul gioco;
- chiara: spiegate il meccanismo con l’esempio e fate capire chiaramente qual è lo scopo del gioco;
- semplice: preparate un’area gioco circoscritta (su una coperta ad esempio) questo eviterà le distrazioni e migliorerà la concentrazione;
- progressiva: cominciate con pochi oggetti e valutate man mano la capacità di resistenza del bambino. Proponete gradualmente un maggior numero di oggetti e diversi tipo di abbinamenti (colori, forme, animali, ecc.).
Questo non vuole essere un articolo esaustivo sul metodo montessoriano, ma solo un resoconto di come abbiamo usato la lezione in tre tempi per aumentare l’esposizione dei nostri gemelli all’inglese fin da piccoli. Se siete interessati al metodo montessoriano potete approfondire su siti e testi specializzati. Se invece lo conoscete già e lo applicate, fateci sapere le vostre esperienze con la lezione in tre tempi e lasciateci i vostri feedback nei commenti!