Perché leggere ad alta voce nella seconda lingua ai bambini
Quando parliamo di cervello bilingue intendiamo quella meravigliosa attitudine ad acquisire più di una lingua alla volta che hanno i bambini fino ai 10-11 anni. Che siate genitori che parlano in famiglia una seconda lingua fin dai primi anni di vita, o che siate un insegnante che la insegna a bambini di quest’età, sappiate che avete dalla vostra degli alleati di cui non potete fare a meno. I libri!
È risaputo che leggere ai bambini sia un incredibile propulsore del linguaggio e delle capacità cognitive in generale. Quando si tratta però dell’acquisizione di una seconda lingua la lettura ad alta voce diventa uno strumento ancora più specifico e imprescindibile. Stiamo parlando di un “input ideale“.
Che cos’è un “input ideale”
Secondo le teorie linguistiche di Stephen Krashen, quando parliamo di acquisizione di una lingua, un input ideale deve avere le seguenti caratteristiche:
- deve essere comprensibile
- deve essere interessante e/o rilevante (ovvero importante) per chi ascolta
- non deve essere grammaticalmente sequenziato (quindi la coniugazione del verbo essere non è un input ideale!)
- deve essere in quantità sufficiente, ovvero l’esposizione all’input deve avere un tempo adeguato
I libri, se scelti con il giusto criterio, sono il vostro super input ideale e vi aiuteranno a crescere bambini bilingui, o ad ottenere ottimi risultati con i bambini ai quali insegnate una seconda lingua.
Uno strumento che cresce con i bambini
I libri per la prima infanzia sono generalmente picturebook (in italiano albi illustrati). Questi meravigliosi libri hanno due codici che si sostengono a vicenda, PAROLE e IMMAGINI. L’accostamento magico di questi due elementi rende l’input COMPRENSIBILE. Il picturebook ha avuto una vera e propria esplosione, con opere di altissima qualità pubblicate ogni anno. Cominciando dai primi libri con immagini e storie semplici, i picturebook cresceranno con i vostri bambini, offrendo un linguaggio sempre più complesso e articolato, e immagini più dettagliate e raffinate. Man mano che i vostri bambini cresceranno, potrete passare gradualmente a libri illustrati (molto testo intervallato da qualche illustrazione), per arrivare infine a libri senza immagini. O potete anche decidere di non abbandonare mai completamente il picturebook, per godervi sempre queste bellissime opere d’arte senza età.
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Storie importanti per il bambino
Perché l’input sia ideale deve essere RILEVANTE. Le storie che gli uomini si raccontano dalla notte dei tempi parlano di emozioni forti, dilemmi morali, dei rapporti con gli altri e di decisioni difficili da prendere. Questo vale ancor più se si tratta di libri per piccoli esseri umani che si stanno affacciando al mondo: pensiamo anche solo alle fiabe della tradizione e a quanto siano universali le tematiche di cui si fanno veicolo. Per questo i libri sono un input ideale per l’esposizione ad una lingua: i temi trattati sono talmente rilevanti per chi legge, che il significato è molto più importante della lingua in cui l’opera è scritta! E quando i bambini vi chiederanno di leggere e rileggere di nuovo la stessa storia, assecondateli (non che di solito si abbia altra scelta!): ve la chiederanno fino a quando di quella storia non avranno capito tutto, ma proprio tutto.
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L’esposizione alle parole speciali dei libri
Fino a che l’acquisizione del linguaggio non è definitivamente consolidata, gli strumenti che il bambino ha a disposizione per acquisire la prima lingua, sono utilizzabili anche per acquisire una seconda o una terza lingua. La lingua dei libri per l’infanzia, per quanto semplice, è autentica e piena di messaggi importanti. Con l’esposizione alla lingua dei libri i bambini acquisiranno, inconsapevolmente e senza sforzo, il vocabolario, la pronuncia, la capacità di leggere e scrivere nella seconda lingua, e … anche la grammatica, senza bisogno di studiarla! E non dimentichiamolo: la lingua dei libri è diversa, più variegata rispetto al linguaggio parlato. Esporre il bambino alla lingua dei libri vuol dire anche esporli a “parole speciali” e nuove, che difficilmente altrimenti incontreranno nel linguaggio di ogni giorno.
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Per imparare una seconda lingua: squadra che vince non si cambia!
Se tutto quanto sopra è vero per la lettura ad alta voce in generale, risulta doppiamente utile per acquisire una seconda lingua. L’associazione di parola ed immagine facilita la memorizzazione di nuovi vocaboli, per questo vanno privilegiati i picturebook durante la prima infanzia. Non solo, il rituale della lettura, con la sua ripetitività, rende le parole familiari. Parlare dei libri che si leggono, delle storie che si condividono, aiuta ad inserire i nuovi vocaboli nella conversazione. La lettura ad alta voce ha anche una enorme componente affettiva. E’ un gesto d’amore, un dono di tempo e di attenzione esclusiva, e come tale aumenta i livelli di ossitocina nel bambino. Questo si traduce in meno stress, più fiducia in se stessi e autostima, stati d’animo che nei bambini favoriscono l’apprendimento, e anche l’acquisizione di una nuova lingua!
Se non hai ancora cominciato, ecco i nostri super consigli di lettura nella sezione LIBRI.
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