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cartoni animati in inglese

10 Cartoni animati per imparare l’inglese

C’è un motivo se gli abitanti dei paesi nordici parlano inglese molto meglio di noi italiani. La nostra grande tradizione nel doppiaggio è un po’ il nostro tallone d’Achille. I bambini danesi guardano i cartoni animati in inglese fin da piccoli, e quando crescono il massimo a cui possono aspirare è l’ultimo film Marvel sottotitolato in danese. Dato che le lingue non si imparano parlando, ma ascoltando, avere una risorsa che ci parli quotidianamente nella seconda lingua (l’inglese ma anche la seconda lingua che si parla in famiglia). E per le maestre di inglese: guardare episodi di cartoni animati in inglese casa è un compito per casa che sarà ben più gradito di un qualsiasi esercizio sul libro. Avete paura che i bambini non capiscano tutto? Neanche voi probabilmente se guardate in inglese l’ultimo film su Barbie capite ogni parola, l’importante è cogliere il senso della storia ed essere esposti alla lingua il più possibile. Ecco i miei suggerimenti per 10 bellissimi cartoni animati in inglese adatti dai 3-4 e fino agli 8-9 anni.

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Cartoni animati interattivi per imparare le lingue

Perché sono utili e come sceglierli I cartoni animati servono o meno a sostenere l’acquisizione di una seconda lingua? E se sì, quali sono i migliori, e quali accortezze è necessario adottare per ottenere dei risultati? Molti genitori si fanno queste domande, ma la risposta richiede un po’ di riflessione supplementare. Partiamo dalla prima: certo i cartoni animati sono utilissimi, ma ovviamente non sono neanche lontanamente sufficienti. Vediamo nel dettaglio a cosa servono, come sceglierli, e come guardarli.

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Genitori non nativi: istruzioni per l’uso

I must have dell’educazione bilingue per i genitori non madrelingua Progettare un percorso di educazione bilingue è, a prescindere, un impegno che richiede costanza, consapevolezza e dedizione. Farlo da genitori non madrelingua richiede uno scatto in più. Spesso non si sa da dove cominciare. A volte serve indossare un’armatura di gomma per tenere testa a tutti quelli che “ma perché? tu non sei inglese”, o “prima deve imparare bene l’italiano”, o “guarda che così gli crei dei ritardi nel linguaggio”. Si tende a vedere come naturale che un genitore madrelingua voglia insegnare la propria lingua madre ai figli. Farlo se non si è madrelingua viene ancora guardato con sospetto e perplessità. Ma noi genitori non nativi siamo sempre di più, e sempre più agguerriti. Pertanto eccovi i miei consigli sui 5 must have dell’educazione bilingue per genitori non madrelingua.

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Top 10: canzoncine per imparare una seconda lingua

Il ruolo della musica nell’acquisizione del linguaggio è stato per molti anni considerato solo una “ciliegina sulla torta”, qualcosa di secondario, che necessita un insegnamento dedicato per essere assimilata. Studi recenti hanno invece dimostrato che l’orecchio del bambino è sensibile alla musica ancor prima della nascita, e che l‘apprendimento del linguaggio è, a suo modo, l’assimilazione di un tipo di musica. Musica e bilinguismo Una volta era costoso usare la musica per imparare le lingue: vi ricordate i 45 giri? I dischi che si infilavano nei piccoli giradischi colorati a forma di valigetta. Immaginate cosa poteva voler dire comperare dischi con canzoncine in lingue straniere! Oggi invece internet mette a disposizione una infinità di risorse gratuite e sempre disponibili. Non sfruttarle appieno sarebbe un vero peccato. Ecco quindi la nostra Top 10 delle canzoncine che hanno sfracellato i timpani di mamma e papà negli ultimi 5 anni e quelle che sono piaciute di più ai gemelli monelli. 1 – Apples and Bananas Sicuramente la più cantata e storpiata dai gemelli monelli: aiuta a capire il …

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Cartoni animati nella seconda lingua: 6 serie da guardare

I cartoni animati possono essere molto utili per imparare una seconda lingua fin da piccoli. Non bisogna ovviamente abusarne: oltre ai danni causati dall’eccessiva esposizione agli schermi, molti studi sul bilinguismo dimostrano che, soprattutto in età prescolare, il bambino impara dall’interazione con gli altri, soprattutto con i genitori. Ma tutti viviamo nel mondo reale, e ci sono sicuramente situazioni in cui i cartoni animati sono decisamente utili (lunghi viaggi in auto o in aereo ad esempio). Vi sconsiglio tuttavia di usarli sotto i due anni, se non sporadicamente. Ti potrebbe interessare anche:Bilinguismo: audio, illustrazione e animazione a confronto Oltre Peppa Pig Se non ne potete più di Susy Sheep, Miss Rabbit e Madame Gazelle, ecco qualche titolo per evitare di impazzire. Come per i libri, anche per i cartoni i bambini amano la ripetizione, quindi quando si affezionano ad una serie diventa un tormentone. E’ importante scegliere bene, prima di tutto per salvaguardare la propria sanità mentale, ma anche per essere sicuri che i contenuti siano adatti al bambino e alla sua età. I cartoni …

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Bilingui con i cartoni: quattro titoli per cominciare dai due anni in poi.

Come e perché usare i cartoni animati per stimolare il bilinguismo precoce Usare i materiali video in modo attivo La TV, si sa, è un’ottima babysitter, ma non è in questa veste che ci può aiutare a crescere un bambino bilingue. Se vogliamo sfruttare al massimo anche questo strumento, dobbiamo usarlo come fosse un libro. Non penseremmo mai che il modo più utile di usare un libro sia lasciarlo nelle mani di un duenne e andarcene. Lo stesso vale per un cartone animato. Lo so, la sera, tornati da una lunga giornata di lavoro, non era una puntata di Peppa Pig l’attività rilassante che avevate in mente. Purtroppo però, il modo migliore per far fruttare quello che altrimenti sarebbe un’attività passiva, è renderla attiva. Il mio consiglio è questo: scegliete i cartoni con cura a seconda dell’età del bambino, guardateli insieme, parlatene, chiedete al bambino di spiegarvi cosa succede e perché. Vedrete, saranno incredibilmente soddisfatti di essere, per una volta, quelli che insegnano. E voi gongolerete, nella consapevolezza che hanno perfettamente capito quello che è …

Progetto bilingue

Progetto bilingue: 5 dritte per non mollare

Chi ben comincia è a metà dell’opera, ma non basta. Quando il progetto bilingue si arena. Chi decide di crescere bambini bilingui parte con una buona dose di entusiasmo. Ma non sempre è sufficiente per riuscire a proseguire, soprattutto quando il genitore che introduce la seconda lingua non è nativo, come nel mio caso. Alcuni genitori mi hanno scritto di aver cominciato, ma di aver poi smesso. Altri mi chiedono come fare per ricominciare, altri ancora come fare per non smettere. Quindi ecco qui, i consigli, basati sulla mia esperienza: per non perdersi d’animo e non mollare. Armatevi di PACU: pazienza, amore, costanza e una buona dose di umorismo Pazienza. Non datevi obiettivi a breve termine: con il bilinguismo non funziona. La prima a farmi riflettere su questo aspetto è stata la pediatra di Ettore e Giulio. Donna saggia e di grande esperienza, quando i monelli assomigliavano ancora a due barilotti gonfi di latte, mi disse: “non si preoccupi se non le rispondono in inglese, lei continui imperterrita, anche se può sembrare il contrario, loro …

Chris Haughton we have a plan

Libri per bambini bilingui da 0 anni: tre autori indispensabili

Quali sono i “must have” per cominciare a leggere ai bambini in una seconda lingua. La selezione di Piccoli Camaleonti Quando ho deciso che Giulio ed Ettore avrebbero imparato l’Inglese in contemporanea all’Italiano mi sono trovata un po’ spiazzata. Non avevo esperienza di letteratura per bambini tanto meno per bambini piccolissimi. Purtroppo in una città non grandissima come Padova, andare in una libreria non risolve gran che il problema. La scelta di libri in lingua è limitata e spesso indirizzata a chi la studia come lingua straniera. Ho comperato un buon numero di libri che sono stati aperti una volta per poi essere prontamente dimenticati. Questa è la selezione degli autori che ci sono piaciuti di più: quelli che abbiamo letto e riletto, e che ancora, ogni tanto, i gemelli monelli amano tirar fuori dallo scaffale. Chris Haughton: quando l’immagine è fondamentale I libri di Chris Haughton ci sono piaciuti da matti. Forse “We have a plan” è stato il primo vero libro della buona notte, quello che i bambini ti chiedono di leggere fino …

Cartoni animati, film e dintorni: bilingui anche così

I vantaggi della comunicazione visiva Televisione e bilinguismo Il cervello umano è in grado di ricordare molto meglio attraverso le immagini che non solamente attraverso le parole. Le persone ricordano l’80% di ciò che vedono, il 20% di ciò che leggono e solo il 10% di ciò che sentono (Visual content marketing, slideshare.net). Per quanto riguarda il bilinguismo le cose non sono così semplici, purtroppo. Studi alla mano (questo è della Washington University), nell’apprendimento precoce di una seconda lingua, soprattutto per i bambini dagli 0 ai 2 anni, l’immagine a video non è paragonabile e non può sostituire lo scambio di sguardi e la voce di un adulto che parla attivamente con il bambino. Leggi anche:Una seconda lingua in età precoce: crescere bambini bilingui