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Bilinguismo: capire è più importante di parlare

Perché le lingue non si imparano parlando Molti genitori che crescono bambini bilingui si lamentano spesso che il bambino non ne voglia sapere di parlare nella seconda lingua. Lo vedete lo sguardo scorato di mamme e papà? “Per capire capisce tutto, eh, ma parlare … niente, al massimo qualche parola”. L’insegnamento delle lingue straniere a scuola è tutto concentrato sul parlare: anche qui, genitori sconsolati scuotono la testa. Questi bambini non spiccicano due parole in croce di inglese: 5 anni di scuola elementare per sapere a mala pena i colori, i numeri fino a 10, i nomi del materiale scolastico, forse le parti del corpo e qualche capo di abbigliamento. Il fatto è che tutte queste obiezioni sono basate su un assunto sbagliato, ovvero che le lingue si imparino parlando. Proviamo a vedere perchè per far funzionare il cervello bilingue è necessario prima di tutto capire il proprio interlocutore. Le lingue si imparano ascoltando Un bambino di un anno può essere in grado di indicare il coccodrillo verde su un bel libro cartonato se gli …

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Conosco l’inglese meglio dell’insegnante

Perché in Italia la scuola non riesce ad insegnare l’inglese ai bambini In questi giorni ha fatto notizia la lettera aperta di una famiglia finlandese che ha deciso di lasciare la Sicilia. A soli due mesi dal trasferimento le enormi differenze tra il sistema scolastico italiano e quello di matrice nordica ha fatto desistere i genitori, che hanno optato per la Spagna. Oltre all’utilissimo spunto di riflessione per i nostri governanti sullo stato della scuola italiana, vorrei parlarvi in particolare della frase del figlio quattordicenne: “conosco l’inglese meglio dell’insegnante di inglese stesso”. Inutile nascondersi dietro ad un dito. Il livello di comprensione e proficiency dei ragazzi italiani è decisamente più basso dei compagni europei, e c’è un vero abisso se comparati ai compagni dei paesi nordici. Eppure anche i bambini italiani cominciano a studiare inglese a sei anni, molti cominciano già alla scuola dell’infanzia. Come è possibile questa differenza?

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Insegnare ai bambini due lingue invece di una

Come, quando e quanto L’acquisizione del linguaggio è un processo incredibilmente complicato: non ne siamo consapevoli perché è spontaneo e avviene apparentemente senza sforzo. Ma imparare a parlare richiede al bambino la padronanza di un gran numero di abilità complesse, senza le quali è impossibile arrivare al risultato finale: ovvero parlare. In questo percorso così complesso sembra incredibile l’idea di rendere le cose ancora più difficili inserendo due lingue contemporaneamente. Invece si tratta di avere due incredibili benefici al prezzo di uno solo! Vediamo come si può sfruttare l’onda lunga dell’acquisizione della prima lingua per inserire anche la seconda.

programmi tv in inglese

Imparare con i programmi TV in inglese

Oltre Peppa Pig: il mondo della TV per bambini nella seconda lingua La TV e i video in generale sono un ottimo supporto per imparare le lingue straniere. Solitamente quando si tratta di bambini si pensa principalmente ai cartoni animati. Premesso che è meglio evitare le attività a video prima dei due anni, non ci sono solo i cartoni: anche i programmi TV in inglese o altre lingue possono essere utilissimi. In questo ambito l’inglese la fa ovviamente da padrone, con la produzione di molte serie diverse. Spesso però questi programmi vengono doppiati, principalmente in spagnolo e in francese, o ne vengono fatti alcuni anche a livello nazionale. Vi suggerisco quelli che a noi piacciono di più, ciò non toglie che, una volta sperimentati questi, non possiate trovarne di nuovi e altrettanto interessanti.

svantaggi del bilinguismo

Gli svantaggi del bilinguismo e come affrontarli

Quali sono i problemi dell’educazione bilingue I vantaggi di crescere bilingui sono moltissimi e indiscutibili. Essere in grado di comunicare con persone provenienti da paesi diversi, la facilità ad imparare altre lingue, per non parlare dei vantaggi cognitivi e del ritardo della degenerazione senile del cervello. Ma si tratta di un percorso lungo, che richiede molta costanza e presenta difficoltà non trascurabili. Quali sono dunque gli svantaggi del bilinguismo? Esserne consapevoli è il primo passo per affrontarli e superarli.

kokoro lingua

Quando sono i bambini a insegnare le lingue

Kokoro lingua: un supporto digitale per l’esposizione alla seconda lingua Quando una famiglia imposta un percorso di bilinguismo, in linea di massima non ha bisogno di informarsi gran che di corsi di lingue per bambini. Quello che solitamente le famiglie ricercano sono occasioni per aumentare e variegare l’esposizione linguistica. Solitamente queste occasioni vengono create attraverso delle tate o baby-sitter, dei playgroup tra coetanei, o delle vacanze in un paese dove si parla la seconda lingua. Bene, in tempo di Covid nessuna di queste opzioni è percorribile! Alla ricerca di un’alternativa che si adattasse alle strane esigenze di questi strani tempi, mi sono imbattuta in Kokoro Lingua, un programma di esposizione linguistica decisamente originale, dove gli insegnanti sono dei bambini. Vi faccio vedere come funziona e vi spiego perché a noi è piaciuto così tanto.

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I 10 errori più comuni dell’educazione bilingue

Errori ed educazione bilingue: se credendo di far bene, si fa l’opposto I genitori che hanno deciso o stanno pensando di parlare con i propri figli più di una lingua sono assillati, a ragione, dall’ansia delle cose che dovranno fare. Per quanto tempo al giorno dovrò parlare la seconda lingua? Dovrà farlo anche in pubblico o solo a casa? Userò il metodo OPOL o il metodo MLAH? La televisione nella prima o nella seconda lingua? E se amici e parenti mi dicono che sbaglio, cosa rispondo? Tutte cose assolutamente essenziali da sapere! Ma se sapere le cose da fare fosse tanto importante quanto conoscere gli errori da evitare? Ecco i 10 errori più comuni nell’educazione bilingue e come evitarli.

leggere nella seconda lingua

Imparare a leggere nella seconda lingua

Come superare lo scoglio della letto-scrittura per i bambini bilingui Dopo il primo grande scoglio dell’educazione bilingue, ovvero iniziare e riuscire a continuare nonostante critiche e pregiudizi, l’inizio della scuola primaria è un ulteriore scoglio. In questo post voglio concentrarmi sull’imparare a scrivere e leggere nella seconda lingua. Questo momento può arrivare a partire dai 4-5 anni per i più precoci, o verso i 6-7 anni per tutti gli altri. Ecco come affrontare questo momento preparati, senza ansie e senza pressioni.

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Dove conserviamo la memoria della lingua?

E perché è importante saperlo nell’educazione bilingue? Vi siete mai domandati dove va a finire una lingua una volta imparata? Dove la immagazziniamo e come accediamo a questa conoscenza quando ne abbiamo bisogno? Perché l’uso della lingua che impariamo fin dalla nascita è automatico e quasi inconsapevole? E perché invece, per parlare una lingua straniera, abbiamo bisogno di pensare alle regole, e nulla risulta semplice e spontaneo? Le neuroscienze sono riuscite a dare una risposta a tutte queste domande. Vediamo dove va a finire la memoria linguistica e come il saperlo può aiutare i genitori che crescono bambini bilingui.

Hervé Tullet

Colori in tutte le lingue: Hervé Tullet

Come usare i libri di questo fantastico autore per insegnare una seconda lingua al vostro bambino Confesso di non aver capito subito le grandi potenzialità di questi meravigliosi libri. Poco a poco però sono diventati dei compagni inseparabili del nostro tempo di qualità, e soprattutto dell’esposizione alla seconda lingua. La cosa meravigliosa dei libri di Hervé Tullet è il modo in cui stimolano e incoraggiano il dialogo tra il bambino e l’adulto. L’interazione tra PAROLA, IMMAGINE e AZIONE è un ottimo strumento per imparare qualsiasi cosa, ed è incredibilmente efficace nell’acquisizione di una seconda lingua. Se il vostro scopo è ottimizzare il tempo a disposizione per inserire una seconda lingua in famiglia, questi libri vi regaleranno momenti fantastici già a partire da 1 anno. E Probabilmente non smetterete fino ai 10!