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input ideale

L’input ideale per il cervello bilingue

Perché leggere ad alta voce nella seconda lingua ai bambini Quando parliamo di cervello bilingue intendiamo quella meravigliosa attitudine ad acquisire più di una lingua alla volta che hanno i bambini fino ai 10-11 anni. Che siate genitori che parlano in famiglia una seconda lingua fin dai primi anni di vita, o che siate un insegnante che la insegna a bambini di quest’età, sappiate che avete dalla vostra degli alleati di cui non potete fare a meno. I libri! È risaputo che leggere ai bambini sia un incredibile propulsore del linguaggio e delle capacità cognitive in generale. Quando si tratta però dell’acquisizione di una seconda lingua la lettura ad alta voce diventa uno strumento ancora più specifico e imprescindibile. Stiamo parlando di un “input ideale“.

finlandese

Conosco l’inglese meglio dell’insegnante

Perché in Italia la scuola non riesce ad insegnare l’inglese ai bambini In questi giorni ha fatto notizia la lettera aperta di una famiglia finlandese che ha deciso di lasciare la Sicilia. A soli due mesi dal trasferimento le enormi differenze tra il sistema scolastico italiano e quello di matrice nordica ha fatto desistere i genitori, che hanno optato per la Spagna. Oltre all’utilissimo spunto di riflessione per i nostri governanti sullo stato della scuola italiana, vorrei parlarvi in particolare della frase del figlio quattordicenne: “conosco l’inglese meglio dell’insegnante di inglese stesso”. Inutile nascondersi dietro ad un dito. Il livello di comprensione e proficiency dei ragazzi italiani è decisamente più basso dei compagni europei, e c’è un vero abisso se comparati ai compagni dei paesi nordici. Eppure anche i bambini italiani cominciano a studiare inglese a sei anni, molti cominciano già alla scuola dell’infanzia. Come è possibile questa differenza?

reputazione bilinguismo

Chi ha dato al bilinguismo una pessima reputazione

Modelli del passato e pregiudizi del presente Viviamo in un mondo super globalizzato, dove le notizie viaggiano distanze intercontinentali alla velocità di un click. Siamo sempre più inclusivi (almeno a parole). I nostri figli imparano ogni giorno gomito a gomito con bambini di etnie diverse, che hanno genitori provenienti da ogni angolo del globo. Ci si aspetterebbe che la realtà di un bambino cresciuto in un contesto bilingue sia naturale e perfino scontato. E invece non è, purtroppo, ancora così, e spesso il bilinguismo ha ancora una pessima reputazione. Ma su cosa si fonda questa diffidenza, e perché c’è ancora tanta impreparazione da parte di insegnanti ed educatori?

storytelling

Perché insegnare le lingue con lo storytelling

Rendere l’acquisizione delle lingue spontanea ed efficace usando le storie Il momento migliore per imparare le lingue va da 0 a 10-12 anni. Questa è l’età in cui il cervello bilingue permette al bambino di acquisire una seconda lingua usando gli stessi, o alcuni, strumenti che ha usato per acquisire la lingua madre. Per questo l’acquisizione precoce di più lingue, criminalmente trascurata nel nostro paese, sarebbe così importante nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria. Perché insegnare quello che i bambini potrebbero acquisire senza fatica e divertendosi? Sempre più esperti identificano nello storytelling lo strumento più efficace per rendere efficiente e naturale l’acquisizione della seconda lingua. Proviamo a vedere come e perché.

bilinguismo

Insegnare ai bambini due lingue invece di una

Come, quando e quanto L’acquisizione del linguaggio è un processo incredibilmente complicato: non ne siamo consapevoli perché è spontaneo e avviene apparentemente senza sforzo. Ma imparare a parlare richiede al bambino la padronanza di un gran numero di abilità complesse, senza le quali è impossibile arrivare al risultato finale: ovvero parlare. In questo percorso così complesso sembra incredibile l’idea di rendere le cose ancora più difficili inserendo due lingue contemporaneamente. Invece si tratta di avere due incredibili benefici al prezzo di uno solo! Vediamo come si può sfruttare l’onda lunga dell’acquisizione della prima lingua per inserire anche la seconda.

storie

L’incredibile potere delle storie

Perché il racconto stimola l’acquisizione delle lingue Siamo animali di storie, in tutte le epoche, a tutte le latitudini, gli esseri umani le raccontano, ben prima di essere in grado di scriverle. Ma cosa rende così importanti le storie? E perché sono fondamentali nell’acquisizione della prima e delle successive lingue che un bambino sarà in grado di acquisire? In questo post voglio farvi riflettere su quanto il racconto, la lettura ad alta voce, le fiabe che inventiamo per i nostri figli nella penombra di una cameretta accogliente, possano essere potenti per la psiche dei bambini (ma anche degli adulti!), e come sfruttarli al meglio per trasmettere una seconda lingua in modo naturale ed efficace.

app digitali per insegnare l'inglese

App digitali per insegnare l’inglese ai bambini

Quando tecnologia e seconda lingua vanno a braccetto Non sono una grande fan del digitale quando si parla dell’educazione dei miei figli. Ma anche se penso sia meglio ritardare il più possibile l’uso autonomo di tablet, video game, o smartphone, è indubbio che gli strumenti a schermo abbiano delle grandi potenzialità. Con le dovute precauzioni, con un uso sempre condiviso e supervisionato dall’adulto, e con un’attenta selezione delle risorse, è possibile usufruire dei vantaggi della tecnologia evitando rischi e dipendenza. Per tutti i genitori e gli insegnanti che sono interessati ad affiancare agli strumenti tradizionali anche un po’ di tecnologia, ecco una selezione di app digitali per insegnare l’inglese ai bambini. Purtroppo, considerando che lo sviluppo di questi strumenti è molto oneroso, la maggior parte delle app è sviluppata per l’inglese.

programmi tv in inglese

Imparare con i programmi TV in inglese

Oltre Peppa Pig: il mondo della TV per bambini nella seconda lingua La TV e i video in generale sono un ottimo supporto per imparare le lingue straniere. Solitamente quando si tratta di bambini si pensa principalmente ai cartoni animati. Premesso che è meglio evitare le attività a video prima dei due anni, non ci sono solo i cartoni: anche i programmi TV in inglese o altre lingue possono essere utilissimi. In questo ambito l’inglese la fa ovviamente da padrone, con la produzione di molte serie diverse. Spesso però questi programmi vengono doppiati, principalmente in spagnolo e in francese, o ne vengono fatti alcuni anche a livello nazionale. Vi suggerisco quelli che a noi piacciono di più, ciò non toglie che, una volta sperimentati questi, non possiate trovarne di nuovi e altrettanto interessanti.

errori nell'educazione bilingue

Gli errori nell’educazione bilingue

Quelli che ho fatto nei primi 5 anni di vita dei miei figli e come fare a non ripeterli Col senno di poi son capaci tutti. Eh certo! Ma perché non avvalersi degli errori degli altri per non ripeterli? Questo non vuol dire che non ne farete degli altri ovviamente, ma almeno saranno i vostri e potrete evitare i miei! Ho sempre saputo che, se avessi avuto un figlio, avrei voluto crescerlo bilingue. Forte della mia formazione linguistica, dell’insegnamento di grandi professori, di ore passate sui libri e anni passati all’estero, pensavo che meglio di così non avrei potuto fare. E invece non si finisce mai di crescere e di imparare, e quello che ho imparato nei primi anni di vita dei miei bambini mi ha fatto capire quante cose avrebbero potuto essere fatte diversamente. Ecco quindi gli errori nell’educazione bilingue che ho commesso nei primi 5 anni, e gli spunti per fare meglio.

canzoncine

Insegnare le lingue ai bambini con le canzoncine

Perché con la musica è tutto più semplice Ci sono elementi delle lingue che vanno proprio imparati e che, a differenza del resto, è difficile acquisire per esposizione ed esperienza. Insegniamo ai nostri bambini questi elementi anche nella prima lingua, spesso senza esserne del tutto consapevoli. Giorni della settimana, stagioni e mesi dell’anno, i numeri, i colori, gli animali della fattoria: sono tutti elementi lessicali che i nostri bambini imparano tra giochi, libri e musica. In questo articolo mi concentro su quello che, a mio parere, è uno dei mezzi più efficaci per la memorizzazione del vocabolario, ovvero la musica. Vi siete mai domandati perché è molto più facile imparare a memoria una canzone che una poesia? L’orecchio umano, soprattutto quello dei bambini, è incredibilmente sensibile alla sinergia di parole e musica. Ecco la nostra selezione di canzoncine in inglese e nelle lingue più conosciute per far imparare nuovi vocaboli ai bambini.