Month: Gennaio 2020

Ed-Vere

Leggere nella seconda lingua con Ed Vere

Mostri, banane, e il gatto Max Vi presento questo meraviglioso autore di libri per bambini ottimo per far innamorare i vostri pargoli della lettura nella seconda lingua. Ricordate sempre che un assiduo lettore, in qualsiasi lingua, nasce ben prima di essere in grado di leggere autonomamente, nasce proprio dalla lettura ad alta voce da parte di un adulto. Se volete raggiungere un buon risultato in questo senso, e al contempo fare a vostro figlio il regalo di una seconda lingua, la qualità letteraria e grafica dei libri che proporrete è fondamentale. Con i libri di Ed Vere andate sul sicuro: questo autore ed illustratore unisce storie accattivanti anche per un lettore in erba, unite ad una grafica che personalmente trovo meravigliosa e di sicuro effetto anche per bambini molto piccoli. Ecco perché.

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Insegnare ai bambini una seconda lingua con lo yoga

I benefici dello yoga e delle basilari tecniche di respirazione e meditazione sono noti da secoli. Se nei paesi in cui sono nate queste antiche pratiche, come l’India, è naturale per i bambini praticare fin da piccoli. Nel mondo occidentale si è scoperto solo recentemente che è possibile estendere questi benefici ai bambini ottenendo risultati sorprendenti. Forse però sono poco o nulla indagate le potenzialità dell’uso dello yoga da integrare all’acquisizione di una seconda lingua da parte dei bambini. Da appassionata e praticante di yoga da oltre dieci anni, e da mamma di due marmocchi decisamente movimentati, vi racconto come abbiamo usato lo yoga per consolidare la seconda lingua e quali risorse in termini di materiali e supporti che avete a disposizione per cominciare.

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Doti linguistiche di bambini e adulti

Imparare una lingua da adulti non è la stessa cosa che farlo da bambini Le doti linguistiche dei bambini sono un tema su cui tutti ritengono, in un modo o nell’altro di poter dire la propria. Le opinioni solitamente sono polarizzate su opposti pregiudizi o leggende metropolitane. Da un lato troviamo gli “ottimisti”, quelli che vi diranno fiduciosi “ma certo, a quell’età sono delle spugne”, convinti che i bambini apprendano le lingue un po’ per magia. Dall’altro lato troviamo invece i “puristi”, quelli che “prima deve saper bene l’italiano” o “poi fa confusione tra le due lingue”. Chi si occupa scientificamente di bilinguismo e di doti linguistiche di bambini e di adulti, sa bene che le cose sono ben diverse, e questa volta la verità non sta nel mezzo. Le convinzioni più diffuse su come un bambino può apprendere più di una lingua, che si tratti di “ottimisti” o “puristi” sono lontane dalla realtà. Vediamo invece come stanno realmente le cose.